Ezequiel Lavezzi, formidabile ex calciatore del Napoli, è stato protagonista prima di un accoltellamento in una rissa familiare, poi di un ricovero per problemi di alcol e, notizia ultima, di una crisi psichiatrica per la quale sarebbe ora ricoverato nella clinica Dharma in Argentina. La malattia è stata definita ‘ipomania’, e ne ha parlato il co-presidente Claudio Mencacci con Ennio Battista del “Fatto Quotidiano”.
Mai essere precipitosi nei giudizi sui comportamenti degli altri. Specie se si entra nel labirinto della psiche e dei suoi problemi. Le voci che si rincorrono negli ultimi giorni sull’ex calciatore Ezequiel Lavezzi (El Pocho) ne sono un emblema. È stato dato per protagonista prima di un accoltellamento in una rissa familiare, poi di un ricovero per problemi di alcol e, notizia ultima, di una crisi psichiatrica per la quale sarebbe ora ricoverato nella clinica Dharma in Argentina.
Ma a complicare il quadro si sono messi i suoi avvocati. In una testimonianza raccolta dalla testata So Foot, l’avvocato Mauricio D’Alessandro allontana le voci sull’uso di droga, affermando che la situazione di salute di Lavezzi va molto meglio e che “Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe”. Aggiungendo che Lavezzi “soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore. Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia, non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per curare un disturbo psichiatrico che potrebbe spingere qualcuno a farsi del male”.
Il parere dell’esperto
“Gli episodi ipomaniacali si osservano tipicamente nei disturbi d tipo bipolare, che portano gli individui che ne sono affetti a sperimentare alterazioni dell’umore sia in senso depressivo che maniacale-euforico”, spiega al FattoQuotidiano.it il professor Claudio Mencacci, copresidente Sinpf (Società italiana di neuropsicofarmacologia) e Direttore emerito di neuroscienze al Fatebenefratelli – Sacco di Milano).
I sintomi
Professor Mencacci, quali sono i sintomi principali?
“L’ipomania è uno stato d’animo caratterizzato da umore elevato, eccitazione, aumentata produttività e ottimismo. Risulta essere caratterizzata da almeno tre dei seguenti sintomi:
• elevata autostima e senso di grandiosità;
• riduzione del bisogno di dormire;
• logorrea;
• fuga delle idee e accelerazione del pensiero;
• elevata distraibilità;
• aumento delle attività quotidiane, per esempio aumento del tempo lavorato o
delle ore di studio, o agitazione psicomotoria;
• partecipazione ad attività rischiose come spese eccessive o rischiosi investimenti di capitale o comportamenti pericolosi.
Non rappresenta un semplice stato di allegria e benessere in risposta ad eventi positivi. Ogni persona ha infatti un proprio usuale tono dell’umore, che può fluttuare in positivo o in negativo in funzione delle circostanze, ma tende comunque a stabilizzarsi rapidamente nel proprio assetto tipico. L’ipomania si manifesta in una modifica duratura del tono dell’umore, spesso non giustificata, oppure eccessiva rispetto alla normale risposta dell’individuo a eventi esterni positivi. Gli episodi ipomaniacali si manifestano i periodi circoscritti di tempo, da un minimo di tre giorni a svariate settimane”.
Possono emergere anche atteggiamenti aggressivi o violenti?
“Di fatto, lo stato di iperattività e disinibizione può portare la persona ad assumere comportamenti sregolati; a volte aggressivi, irresponsabili fino a divenire sconvenienti e pericolosi che possono mettere in pericolo la persona che ne soffre o chi gli sta vicino”.
Droghe e farmaci
È vero che l’uso di droghe può accentuare la sintomatologia?
“Episodi di ipomania possono essere indotti anche dall’abuso di alcol e droghe, come
anfetamine, cocaina e cannabinoidi”.
In alcuni casi l’uso di farmaci aggrava la situazione?
“Sì, per esempio come effetto collaterale di alcuni farmaci (sindrome serotoninergica) di alcuni antidepressivi come i triciclici, inibitori ricaptazione noradrenergica”.
La persona che soffre di ipomania può dissimularla?
“In realtà può essere più loquace, dimostrare maggiore fiducia nelle proprie capacità e nel futuro. Può inoltre apparire più disinibita, iperattiva e facilmente distraibile. In alcuni casi, invece dell’euforia, chi ne soffre mostra irritabilità e umore labile; o anche un eccessivo ottimismo e sicurezza di sé, il suo pensiero è vivace e fluido, spesso brillante e risulta caratterizzato da un’inventiva ricca, che però non trova adeguata concretizzazione nella realtà. Anche l’eloquio e la capacità comunicativa vengono esaltati: ne risulta una personalità a volte affascinante per la sua irruenza, altre volte molesta per la sua incongruenza”.
Cause
Ci sono cause che possono spiegare, anche in parte, la sua insorgenza?
“La causa esatta dei disturbi dello spettro bipolare è sconosciuta. L’ereditarietà svolge un ruolo importante. Esistono evidenze legate a un’attività irregolare dei neurotrasmettitori serotonina, noradrenalina e dopamina. Gli eventi di vita stressanti sono spesso associati all’esordio dei sintomi e a un successivo loro aggravamento. Anche i disturbi del sonno svolgono un ruolo nell’acuire la situazione”.
Terapie
La terapia da attuare in cosa consiste? Che consigli dare a chi sta vicino a una persona che soffre di ipomania?
“Sono a disposizione terapie farmacologiche (stabilizzatori dell’umore) e psicologiche (psicoterapie, psico-educazione) e applicazione di corretti stili di vita.
Bisogna riconoscere le persone con temperamento ipertimico da quelle che sviluppano un quadro ipomaniacale che si differenziano per intensità e maggiori rischi di comportamenti inadeguati e pericolosi. Consiglio quindi di convincere in questi casi la persona a ricevere per tempo una diagnosi e una cura; a individuare i fattori di rischio e potenziare i fattori protettivi, come per esempio il sonno, l’attività fisica e il non consumo di stimolanti”.